Alcune donne che non hanno avuto nessun problema a rimanere incinte la prima volta si trovano in difficoltà ad avere il secondo figlio.
Perché non arriva il secondo figlio?
Come sempre quando si parla della vita, e del dare la vita, non ci sono risposte giuste a questa domanda, sotto sotto nessuno lo sa.
Forse chi può trovare una sorta di ipotetica risposta a questa domanda è la donna che vorrebbe rimanere incinta di nuovo: può analizzarsi per cercare dentro di sè alcune possibili cause.
Certe volte sotto sotto c’è una paura: paura di non farcela per la stanchezza, per i soldi, per la mancanza di aiuti, perché magari si è ripreso il lavoro e si dovrebbe nuovamente sospendere la propria attività.
In questo caso dobbiamo renderci conto che siamo di fronte a un conflitto dentro di noi, con l’aiuto della scrittura può essere interessante scandagliare tutte le parti di noi e capire bene la natura del conflitto.
Importante può essere delineare nella nostra mente un modello ideale con delle possibili soluzioni alle nostre paure: per esempio se il conflitto è tra lavoro e maternità si può programmare il tempo in cui ci si dedicherà al bambino e una rete di aiuti per riuscire a portare avanti anche il lavoro dopo i primi mesi.
Certe volte c’è alle spalle un parto traumatico, magari un cesareo d’urgenza, o un parto naturale molto sofferto. In questo caso è importante fare pace col passato, accettare il parto che abbiamo avuto qualunque esso sia stato perché è avvenuto sicuramente per insegnarci qualcosa.
Un lavoro interessante per le donne che hanno avuto un cesareo e non lo hanno ben accettato è l’armonizzazione della cicatrice che alcune ostetriche esperte o alcuni osteopati fanno. Facendo pace con la cicatrice e, grazie ad alcune pratiche energetiche e manuali, si possono sciogliere dei blocchi che sono rimasti lì, proprio in quel punto del nostro corpo.
Altre volte il problema sta da cercare nella relazione di coppia: magari è il nostro partner che non vuole altri figli, può essere che sia ancora “arrabbiato”per essere stato messo in un angolo con la nascita del primo figlio. Può essere insoddisfatto della relazione con la compagna e per questo inconsciamente la vuole “punire” non “esaudendo” il suo desiderio di maternità.
Senza voler essere perfezionisti ritengo che la coppia debba stare abbastanza bene prima di fare un figlio: non è utile fare un figlio per risolvere i problemi di coppia. Per questo nel caso si fiuti un disagio nella relazione può essere importante lavorare sulla coppia, magari anche con l’aiuto di qualcuno, in questo caso “il non arrivo del secondo figlio” può essere un regalo che permette alla coppia di evolversi.
In altri casi c’è stato un aborto precedente che può innescare molta paura nella donna che l’evento si verifichi di nuovo o sensi di colpa se l’aborto è stato volontario. Penso che in questo caso sia importante un lavoro a livello spirituale: sulla fiducia da una parte e sul perdono dall’altra.
Dopo aver capito quale può essere una ipotetica causa è importante come sempre fare la pace con la vita, ringraziare per quello che già abbiamo e concentrarci su ciò che ci fa star bene non caricando di troppa ansia il nostro desiderio.
Cerchiamo il secondo figlio senza troppo sforzo attendendo con fiducia che la vita scelga cosa è giusto per noi.
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