Giulia era triste e stanca e soprattutto non riusciva rimanere incinta. Andò a fare una passeggiata lungo l’Adige, si sdraiò sul sui sassi e chiuse gli occhi. Il sole le accarezzava la pelle, a un certo punto vide l’immagine di sua nonna, come se stesse sognando… la sua nonna preferita, quella che era morta ormai sette anni fa.- Ciao nonna cara- disse Giulia, – non so più cosa fare, non me ne va dritta una. Sono due anni che cerco di restare incinta, le ho provate tutte.- Tesoro mio, stai cercando la soluzione nel posto sbagliato!”- In che senso, nonna?- Dov’è la Giulietta con cui facevamo i biscotti? Quella con cui giocavamo a nascondino? Quella che si inventava i balletti in salotto con le canzoni dei cartoni animati?- Ma nonna… sono cresciuta! Non sono più una bambina!- È qui che ti sbagli tesoro, in noi rimangono dentro tutte le età, e la tua parte bambina è la più importante…. soprattutto se vuoi avere un bambino!- Non capisco, quello che vuoi dire….mi sento così stanca.- Devi ripartire da lì, da quella Giulia bambina, dalle cose che amavi fare, dalla tua creatività.- Ma io non sono una persona creativa, lavoro come contabile!- Tu sei creativa come lo siamo tutti perché sei stata una bambina. Tutti i bambini sono creativi, tutti i bambini giocano con qualsiasi cosa, anche con due pezzi di legno, e due sassi!- E cosa dovrei fare allora?- Pensa ai tuoi giochi preferiti di quando eri piccola, le attività che amavi fare, ascolta la Giulia bambina, lei ha tanto da insegnarti. – E le visite, gli esami? I controlli…- Niente tesoro può funzionare se non ascolti la Giulia piccola che vive dentro di te… l’hai chiusa in cantina e non la lasci uscire: ogni volta che piange e tira calci per ottenere la tua attenzione, cerchi di distrarti per non sentirla, con quel telefonino, con quelle serie tv…. Questo mondo di oggi va tutto a rovescio, poveri bambini! Ma tu hai avuto la fortuna di vivere in un epoca diversa, quando si giocava con le bambole e si raccontavo le fiabe… torna al passato. Dai retta alla tua nonnina. – Oh nonna grazie, ora ho capito cosa vuoi dire, domani mi compro gli acquerelli, voglio provare a riprendere con il disegno….- E ricorda tesoro, io sono qui, potrai parlare con me tutte le volte che vorrai. Ti voglio bene piccola mia, ogni tuo desiderio può diventare realtà.- Grazie nonnia…Giulia si stiracchia, apre gli occhi: quella visione è sparita, ma il suo cuore è colmo di gioia. Si alza e si avvia a passo deciso, quasi saltellando verso casa.
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