C’era una volta una coppia
normale, sposata da un anno, ma che stava insieme da 5. Era una coppia che
litigava spesso, che si amava e che credeva nei sogni.
I due andarono in vacanza a
Bali, avevano deciso da pochissimo che avrebbero cercato un bambino, dopo tante
paure e indecisioni. Una notte, la notte di San Lorenzo, si distesero su una
sdraio del giardino di un piccolo hotel vicino al mare, sotto il cielo di
Pemuteran, e guardarono le stelle cadenti. Lui aveva 12 decimi e vedeva
perfettamente le stelle, lei era molto miope e si era messa le lenti a contatto
più forti per cercare di vederne almeno una. A un certo punto scese
scintillante una stella cadente e tutti e due la videro nello stesso istante, e
nello stesso istante espressero un desiderio, lo stesso desiderio.
Dopo 3 mesi lei era incinta, e
dopo 9 mesi nacque un bambino… e si chiamò Lorenzo.
Quando Lorenzo compì due anni
la donna iniziò a pensare che le sarebbe piaciuto un altro bambino, ma era così
stanca e con il marito litigavano spesso, c’erano le malattie del primo anno
del nido e le notti insonni. Il suo desiderio continuava a alternarsi tra “sì e
no”, e nell’indecisione il bambino non arrivava e passarono altri due anni.
Un giorno però la donna si
svegliò e il suo desiderio era più chiaro, ora voleva veramente un secondo
figlio.
I pomeriggi invernali spesso si trovava con
Lorenzo a casa malato e i due giocavano alla caccia del leone girando per casa
con fucili immaginari e sciabole. Quando era sera i cacciatori si sdraiavano
sul letto, che era l’accampamento, e guardavano le stelle (il soffitto) ed
esprimevano al cielo i loro desideri. La donna disse più volte che avrebbe
desiderato un fratellino o una sorellina per Lorenzo, e Lorenzo, forse per
imitazione o forse per davvero, tra case di cioccolato e giocattoli
strabilianti, esprimeva anche lui questo desiderio.
Un giorno, in vacanza sul lago,
passeggiavano papà mamma e figlio tutti insieme con un buon gelato, e
iniziarono a parlare di desideri, “che desiderio esprimi tu?” Tutti e tre
dissero che avrebbero volentieri accolto un bambino o una bambina nella loro
famiglia, adesso sì che si sentivano pronti.
Pochi
giorni dopo la donna scoprì che era rimasta incinta.
C‘era
una volta una famiglia che credeva nei desideri, ma che si affidava anche a una
forza Universale d’Amore che la sostenesse, consapevole che l’ultima decisone
non sarebbe mai stata la sua ma quella della Vita che avrebbe scelto cosa era
giusto per lei.
Questa è la mia
storia, le pratiche che hanno favorito le mie gravidanze sono raccolte in
questo manuale che spero possa essere d’aiuto anche a te…
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